Il garante è un individuo che viene chiamato in causa nel momento in cui il debitore principale di un finanziamento risulta insolvente e inadempiente dal punto di vista economico. Questo accade nel caso in cui il debitore principale non disponga di una buona situazione economica o di una busta paga regolare e continuativa nel tempo da dimostrare al creditore. In questi casi infatti l’unico modo che il debitore ha per accedere al credito è servirsi della figura di un soggetto che faccia da garante.
Il garante è quindi una figura che rispetta tutti i requisiti economici per l’accesso al credito e che è chiamato a intervenire dal punto di vista economico, provvedendo al rimborso delle rate mensili in caso di insolvenza o di difficoltà economica del richiedente principale. Il garante solitamente è un familiare, un amico o un parente molto stretto del debitore principale. In questa guida vedremo due aspetti importanti che riguardano la figura del garante, vale a dire il diritto di rivalsa e la possibilità di ottenere una revoca dal suo ruolo di garante di un prestito.
I garanti e il diritto di rivalsa: cosa c’è da sapere
Nel momento in cui un certo soggetto diventa garante di un prestito, inteso sia come prestito personale che anche come mutuo, deve sottostare a dei diritti e dei doveri specifici. Il garante deve però sapere che alcune forme di tutela che vanno suo vantaggio hanno lo scopo di ottenere una protezione da alcune situazioni finanziarie che potrebbero andare a suo sfavore, fino al punto di causargli delle grosse difficoltà economiche, ad esempio a causa delle continue insolvenze del debitore principale di un finanziamento.
Sono previsti alcuni comportamenti che possono tutelare il garante dalla richiesta di un prestito. Occorre ad esempio verificare ogni mese il regolare rimborso del debito. Nel momento in cui si nota una discrepanza oppure il mancato versamento di una rata mensile senza alcun avviso da parte del debitore principale, occorre procedere per fronteggiare il rimborso rateale. In questi casi tuttavia, soprattutto nell’ipotesi di un mancato avviso di una mancata comunicazione della propria difficoltà economica da parte del debitore principale, il garante può riversarsi sul diritto di rivalsa sul cliente moroso. Se il suo diritto di rivalsa viene messo in atto, il garante può quindi rivalersi sul debitore del finanziamento chiedendogli il rimborso della somma di denaro anticipata. Puoi andare sul sito prestiticongarante.it per saperne di più su questi finanziamenti.
Il garante può rinunciare al suo ruolo? La revoca
Il garante ha alcuni strumenti a sua disposizione nel caso in cui la situazione economica si faccia molto complessa anche per lui e le sue tasche. Il garante può infatti avvalersi del suo diritto di rivalsa oppure utilizzare un altro strumento, vale a dire la revoca. Tramite un apposito modulo il garante può infatti recedere dal contratto sottoscritto a livello formale, a seguito dell’approvazione da parte del creditore.
Un garante può quindi decidere in modo unilaterale di rinunciare al suo ruolo lasciando così tutto il rimborso nelle mani e nel portafoglio del debitore principale del finanziamento. Per formalizzare la sua volontà di revocare la sua firma e rinunciare al suo ruolo di garante, quest’ultimo deve inoltrare una richiesta alla banca o alla finanziaria con cui ha stipulato il contratto, la quale effettuerà una valutazione della situazione specifica, se reputa che effettivamente sussistano le condizioni per la deposizione del garante dal suo ruolo.
In base a diverse valutazioni, il creditore può accettare la richiesta di revoca del garante dalla sua posizione di responsabile parziale del rimborso del finanziamento, facendolo ricadere tutto sulle spalle del debitore principale.